Nazionale

Giada, calciatrice a Danisinni grazie a Giocare per Diritto

Il racconto di Giada, 13 anni, che ha scoperto la passione per il calcio grazie al progetto Uisp Sicilia, finanziato da “Con i Bambini”

 

“Martina mi ha fatto simpatia subito. Mi ha chiesto: 'vuoi giocare a calcio?' io le ho detto: 'sono femmina', e 'lei non importa'", così Giada, 13 anni, racconta di come si è avvicinata al pallone, riportando la conversazione con Martina di Marco, psicologa che coordina il lavoro che il progetto di Uisp Sicilia "Giocare per diritto" sta portando avanti a Danisinni, rione di Palermo in cui moltissime persone sono o sono state nel sistema penitenziario.

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Grazie al lavoro congiunto dei partner e all'entusiasmo di allenatori e giocatori, la squadra della Parrocchia Sant'Agnese di Danisinni, formata da bambini e bambine, partecipa al campionato cittadino, giocando nei campi di calcio di tutto il capoluogo siciliano. "All'inizio mi sentivo insicura: pensavo, sono scarsa, non faccio mai gol! Il mister Alessandro mi dava fiducia, mi faceva battere i calci d’angolo ricordandomi che avevo cominciato da poco. Abbiamo un rapporto bello - racconta Giada, che si emoziona quando parla dell'appoggio ricevuto da allenatori e compagne di squadra, ora che si sente più sicura di sè - In famiglia racconto a mia madre se ho fatto goal, come abbiamo giocato, e lei è orgogliosa, lo dice a tutte le sue amiche. Da grande vorrei fare la calciatrice". Si tratta dell'esito di un lavoro che Uisp Sicilia e Metaintelligenze hanno portato avanti, anche grazie all'appoggio di realtà locali come la parrocchia Sant’Agnese, la Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni, la Fattoria Comunitaria, il laboratorio teatrale DanisinniLab, il circo di Chapitò, Casa Vera Icona – famiglia di famiglie. In questo modo lo sport diventa strumento di prevenzione alla povertà educativa, di sviluppo e di inclusione sociale.

Il progetto Giocare per diritto promuove, infatti, attraverso un’azione sistemica, il benessere dei giovani figli di detenuti (tra 6 e 17 anni) e supporta la genitorialità all’interno delle carceri dell’intera Regione. Grazie al finanziamento di “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa e minorile, quest'azione è portata avanti in collaborazione con oltre 40 partner sociali e ha già portato risutltati significativi, come l'apertura dell'area giochi nel carcere di Ragusa.

 

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